La meglio gioventù

Ieri sera ho rivisto LA MEGLIO GIOVENTU', il film di Marco Tullio Giordano che ha fatto commuovere molte persone con il suo modo di raccontare la storia italiana che va dagli anni 60 agli anni 90 circa.
I vari personaggi ,tutti ben delineati dal più importante al meno ....La storia comunque ruota intorno a tre personaggi,l'uno complementare all'altro,uno diverso dall'altro.Uno di questi protagonisti è Matteo(Alessio Bono) personaggio molto complesso, inquieto, irrascibile, che facilmente si lascia prendere dal demone della rabbia e dell'aggressività, ma capace di un'alta sensibilità ,tale da rimanere solo anche nel momento più tragico della sua esistenza,solo per scelta e perchè comunque obbligato dalle situazioni e dalla sua natura così incapace di chiedere aiuto.
Nicola(Luigi Lo Cascio), altro protagonista,fratello di Matteo, ama la vita e sorride sempre, anche nei momenti più duri trova sempre il modo di sdrammatizzare, non affronta il mondo con aggressività come Matteo, ma con calma, con dolcezza , cercando di ascoltare tutti, e lasciando a tutti la libertà di scegliere,ma paradossalmente sta qui il suo errore, cioè dare troppa libertà a tutti, rispettando sempre la volontà di tutti, ma mai la sua.Esempio : quando Matteo la sera di Capodanno va via dalla casa materna, lui vorrebbe fermarlo, ma non lo fa per rispettare la sua scelta,quando sua moglie decide di lasciare lui e la bambina per seguire un ideale politico che la porterà a perdersi, lui tace......
Il personaggio di Nicola mi ha fatto molto riflettere ,perchè è lecito rispettare gli altri e le scelte che fanno, ma allo stesso tempo è giusto lasciare andare le persone che si amano senza aver provato almeno a dire "no, non sono d'accordo"?
Terzo personaggio protagonista è Giorgia :una ragazza fragile,semplice che vive fuori dal tempo,lontano,in un luogo ed in un tempo tutto suo.Giorgia soffre di disturbi mentali,ma nonostante tutto riesce ad avere un quadro preciso della realtà.
Giorgia è il collante tra i due fratelli, ma allo stesso tempo riesce a dividerli....
Collante perchè intensifica il loro rapporto,attraverso lei comunicano,ma anche comprendono cosa vogliono dalla loro vita;infatti Matteo con Giorgia riesce a mettersi in contatto con la realtà, reagisce alla sua solitudine cercando di aiutarla; Nicola comprende che la strada da seguire è psichiatria, lui è un giovane studente in medicina.
Divide i fratelli perchè scelgono strade diverse ed ideologie diverse, Matteo si arruola e poi diventa poliziotto, perchè in cerca di regole che possano aiutarlo a stare al mondo, Nicola che sceglie come sempre la via dell'ascolto,la via della pacatezza e del senso di giustizia.
E' un lungo percorso interiore questo film,dura quattro ore e non è semplice poter dire cosa colpisce di più e cosa invece non va,ci si ritrova nei vari personaggi, perchè penso che un pò tutti siamo Matteo, il ribelle alle regole che comunque le cerca ,Nicola la saggezza ,il senso del rispetto fino quasi al sacrificio del prorpio bene per amore, Giorgia l'ingenuità, lo sguardo di chi non ha mai conosciuto una carezza.
Una generazione rappresentata senza sbavature,senza parteggiare dall'una o dall'altra parte.

Commenti

  1. niente scarpe..
    ora so volare..

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  2. Mi hai incuriosito parecchio...e poi adoro Luigi Lo Cascio.Penso che guarderò questo film...Complimenti per la tua recensione,brava!

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