Leggere Lolita a Teheran
La scrittrice di questo libro è Azar Nafisi è iraniana, ha insegnato in vari atenei della capitale iraniana,prima di scegliere , nel 1997, di emigrare negli Stati Uniti. Questo libro è apparso per la prima volta nel 2003.
E' un libro molto particolare ed è un viaggio attraverso la sofferenza femminile,ma allo stesso tempo è un viaggio attraverso la letteratura, attaraverso la complicità tra esseri umani che si aiutano per la sopravvivenza.
Nafisi mi ha condotto in un mondo che io conoscevo solo attraverso la tv, il senso di terrore che si vive in quei luoghi dove una donna non è considerata come tale, se non come un oggetto da prendere ancora acerbo e modificarlo a proprio piacimento...
Ma ciò che affascina e tocca il cuore di chiunque lo legga è l'amore che questo libro emana nei riguardi dei libri....Perchè i libri sono il perno su cui ruotano tutte le vite che vengono illustrate, durante la narrazione, e che rendono meno pesante la sopravvivenza , in un paese sconvolto dalla guerra e dalla totale mancanza di rispetto per la vita umana.
Tutto ha luogo in una stanza dove delle donne decidono di incontrarsi per parlare di letteratura, man mano che si comincia a parlare di Fitzgerald, James , Austen, Nabokov, inevitabilmente si intrecciano anche le vicende delle protagoniste.
Sono voci di donne che si confrontano con un mondo che loro non accettano, da cui vorrebbero fuggire ,ma che allo stesso tempo è l'unica certezza che hanno e che conoscono bene.
Il mondo occidentale è per loro "il paese delle meraviglie di Alice".
Ma oltre che parlare delle loro condizioni di vita, dei libri, della situazione di Teheran , parlano anche dell'amore.
L'amore che in realtà non conoscono perchè a loro è proibito.
Trascrivo qui un brano :
"Sono passati 5 anni , da quando tutto è cominciato
in una stanza luminosa di libri, dove leggevamo Madame Bovary
e mangiavamo cioccolatini da un piatto rosso come il vino,
tutti i giovedì mattina. Dell'impeccabile monotonia
della nostra vita quotidiana non è cambiato quasi nulla. Io
invece sono cambiata, in un certo senso. Ogni mattina,
quando sorge il sole, quando mi sveglio e mi metto il
solito velo davanti al solito specchio per uscire e diventare
ancora una volta parte di quella che chiamano realtà, penso
anche a un'altra "me", nuda sulle pagine di un libro:in un
mondo di fantasia, fissa e immobile come un statua di
Rodin. E così rimarrò finché mi terrete nei vostri occhi,
cari lettori"
Buona lettura
Bellissima recensione!!!
RispondiEliminaPurtroppo la ns. realtà il più delle volte ci fà dimenticare quanta cattiveria e negazioni ci siano nel resto del mondo, e anche nel ns. stesso paese, basta guardare la cronaca di tutti i giorni.
La cosa che mi ha colpito in queste tue righe, è l'intrecciarsi tra la cruda realtà di ogni giorno, con l'amore per i libri e per l'arte, visto come punto di fuga da tutto.
Meravigliosa l'immagine del libro di un mondo di fantasia, paragonato alle statue di Rodin.
L'unico neo doloroso: è che questa è pura e dura realtà. Ed è altrettanto doloroso il solo immaginare che quella è quotidianità del ns. secolo.
Grazie per i complimenti....
RispondiEliminaTi assicuro che leggendo il libro la cruda realtà è ancora peggio,perchè la vivi in prima persona,anche se non fisicamente,ma mentalmente ti senti: Azar,Mahshid,Nassrin e tutte le altre donne che si raccontano e ti colpisce in profondità il dolore di queste donne a cui viene negata e velata la loro esistenza come esseri appartenenti al genere umano.....
ciao mafalda
RispondiEliminabella recensione
ho cominciato la lettura (regalo della suocera) ieri sera e le tue parole mi incoraggiano a continuare
al prossimo caffè buon week end a te e orazio!
ciao
vale
Cara Mary come sempre, i tuoi post sulla letteratura sono interessanti e trasmettono il tuo amore per certi libri. Mi è sempre piaciuto leggere testi che parlano di donne, del loro mondo, del modo in cui amano e sanno amare, ecco perchè mi hai incuriosito parecchio con questa bella recensione.Brava!
RispondiEliminaCIAOOO!
hihiih, grazie per aver concordato con quanto ho scritto a Vale... Leggere Lolita a Teheran ha fatto molto rumore, forse per l'accostamento Lolita/Teheran. A me personalmente, al di là della tragedia delle protagoniste, non ha colpito tantissimo. Mi ha un po' seccato la componente 'accademica', mentre mi è piaciuta la storia delle ragazze. Ciao ciao!!!!
RispondiEliminaInvece la componente accademica da in un certo senso molto respirabilità al testo, perchè proprio a causa dell'accademismo,che secondo me nn è eccessivo ed anzi io nn lo vedo,che le vicende personali riescono ad essere sviscerate in maniera così leggera ed allo stesso tempo semplice.C'era un poeta, Paul Valery, che diceva che nella regola vi era la libertà dell'artista, e penso che si addica a questo caso,ovviamente questo è il mio modestissimo parere.
RispondiEliminaIl senso dell'accademismo pone la vicenda in un luogo che non ha più connotazione geografica, ma mette in evidenza la storia umana di chi legge....
Comunque grazie per aver lasciato traccia di te....a presto
RispondiEliminaCara Mary, ma Orazio si è mangiato la lingua? Aspettavo con ansia qualche suo post "un pò folle" ed invece...ho visto che non ha più scritto...lo hanno rapito gli alieni?! :-)
RispondiEliminaL'amore mio non è stato rapito dagli alieni.....ma dal lavoro, per cui per ora è un bel pò impegnato, ma presto tornerà....grazie per l'interessamento......baciiii
RispondiEliminama scusa mary da che ti conosco i tuoi capelli sono stati sempre a posto e soprattutto al loro posto..
RispondiEliminacaschetto ordinatissimo è!!
senti ho scritto un post abbastanza chilometrico dacci un occhio,,, tu che sei benedettina come me
ho avuto un astratto furore e c ho dato giù di brutto
baci baci
Cara Valeria i miei amati capelli nn sono sempre come dici tu, sembrano a posto, ma nn è così, ci sono volte che sono talmente autonomi che prendono piega ocme vogliono.Tipo li asciugo in un modo e l'indomani hanno tutt'altra piega.
RispondiEliminaChiedi ad Orazio come sono i capelli e lui ti risponderà:"Pari na pazza!!!!".Ma ormai ci convivo da anni, mi scoccia quando ho qualche impegno particolare e non vengono come voglio io....
Cmq grazie per la fiducia, ma non sempre essere benedettina è una garanzia.........cmq vado subbito, subbito....