La zia Marchesa


Un altro bellissimo romanzo della Simonetta Agnello Hornby, dopo la Mennulara, questo è il suo secondo romanzo.
Confesso che ho aavuto qualche difficoltà a leggerlo inizialmente, perchè si facevano sempre dei rimandi al passato, ed in effetti passato e presenti sono paralleli tra loro.
Storia di una famiglia nobile siciliana, i Safamita, che hanno una serie di segreti, come in tutte le famiglie, solo che qeusti segreti incidono sulla vita delle persone, in particolar modo sulla vita di Costanza, figlia del Barone Safamita, la preferita dal padre, l'odiata dalla madre.
Costanza è la seconda genita, ed appare chiaro che è totalmente diversa da tutti i componenti della famiglia. Rossi sono i suoi capelli, un rosso che abbaglia ed attanaglia, e lei la piccola Costanza si vergogna, non si ama, perchè non è amata dalla madre, mentre il padre stravede per lei ed è l'unica figlia che ocnsidera degna del nome Safamita a discapito dei fratelli Stefano, che tradisce il casato e Giacomo che lo porta molto in basso.
La storia di Costanza è una vicenda di una sessualirà mancata, poi scoperta e poi persa di nuovo.
La scrittura della Agnello Hornby è come sempre molto ricca ed avvincente, anche se scritto da una donna per una odnna , non ha niente di femminile, nel senso che la scrittura è asciutta, priva di elementi rosa, da romanzo femminile, letteratura che personalmente non amo.
Riporto ,come mio solito, quanche brano del libro:

"Pietro sollevò l'altra mano e le guidò il polso per farsi imboccare.
Mangiava il biscotto a morsetti voraci,masticava lentamente, assaporava, guardandola negli occhi. Poi le coprì le dita di piccoli baci e prese a leccarle il mignolo. Costanza - gli occhi bicolori frangiati di cenere fissi sul suo volto- lo lasciava fare."

Commenti

  1. è sempre bello vederti passare..
    è un piacere leggere e ricordare
    prego.. una carezza ad Orazio
    poi te la rendo..
    appena ti incontro

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  2. ti segnalo della stessa autrice "buccamurata".
    la sicilia che ritorna, la donna che ritorna sempre come cardine silente di un mondo maschile senza anima.
    ciao

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